La calura estiva spesso detta tempi diversi da quelli consuetudinari, determinati dai ritmi del lavoro e per ragazzi e giovani dalla scuola. A farne le spese sono i tanti che vogliamo per un attimo mettere in disparte.
L’estate, però, è il tempo opportuno per rilanciare i propri talenti e le molteplici attitudini, avendo come obiettivo non indifferente quello di rivisitare l’entusiasmo al fine di collaborare nella Chiesa alla costruzione del Regno di Dio. Per mezzo
del dono dello Spirito Santo, anche noi siamo invitati a scegliere vie nuove e diverse per vivere in pienezza la vita cristiana con un cuore aperto alla missione, in un continuo pellegrinaggio verso le periferie. È dalle periferie che Gesù ha iniziato il suo cammino ed è dalle periferie che le prime comunità cristiane hanno messo i primi passi.
Questo è il tempo opportuno per tanti giovani per osare e diventare viandanti della fede, con il semplice volontariato, con un’attenzione più continuativa verso i poveri o anche come un dono di vita che esprima come la missione non è un surplus, ma semplicemente la normalità del nostro essere cristiani. L’esperienza del servizio, nelle sue diverse forme tra cui anche il campo lavoro, è una via per vivere l’incontro con il Risorto come un’esperienza di fede che diventa annuncio e carità verso il Caro prossimo.
Il ricordo di due donne missionarie, sr Romana e sr Esperia, morte esattamente un anno fa, sono per tutti noi segno dell’amore per Cristo e ci spronano a essere testimoni della missione, così come lo sono state loro. Il sangue versato sia germe di un cuore missionario da far pulsare e di nuove mete da raggiungere.
MIMMA SCALERA, asc